Mercoledì scorso Cirio a Città Studi ha annunciato che al biellese saranno destinati più di 8 milioni di euro derivanti da fondi PNRR.

Un aiuto concreto alle piccole realtà è ovviamente una boccata d’aria per i nostri tanti comuni alle prese con risorse sempre più scarne. L’elemento che però stride, e sorprende, è che nel dibattito con il Presidente della Regione, nessun sindaco abbia sollevato il tema sanità, che nel biellese non gode di buona salute.

Mancano i medici di base nella Valle di Mosso e anche negli altri territori il numero rimane ridotto. L’ospedale continua a non essere valorizzato per le sue potenzialità, senza comprendere che rappresenta una risorsa non solo per Biella, ma per tutti i pazienti piemontesi.

La vetustà degli altri nosocomi grida vendetta e si continua a non utilizzare il vantaggio di una sede nuova e ben attrezzata per molti esami, così tanti biellesi sono costretti a rivolgersi ad altri ospedali fuori provincia, a causa delle liste d’attesa lunghissime.

L’indebolimento della rete del sistema sanitario si riflette sulla salute delle persone e mette sempre più in difficoltà il personale medico troppo sollecitato, che insieme a quello infermieristico, si prodiga quotidianamente nell’assicurare il servizio.

I sindaci, prima di pensare a come impiegare queste importanti risorse, dovrebbero ricordarsi che rappresentano la principale autorità sanitaria.

Le domande che mancano non dovrebbero avere colore politico, le risposte che dovrebbero arrivare invece si.

Vittorio Barazzotto