Una donna a capo del Governo ed una alla guida del primo partito di opposizione testimoniano i traguardi raggiunti nel lungo percorso per la parità tra i sessi, nella vita sociale ed economica del Paese.
Si stima che in Europa per raggiungere l’equilibrio sociale tra uomo e donna siano necessari ancora 60 anni, che diventano 132 anni nel resto del mondo.
I segnali che ci stanno arrivando da altri Paesi evocano, però, scenari in peggioramento. E’ notizia attuale che in Iran decine di studentesse, in diverse scuole, sono state intossicate in massa da gas di origine sconosciuta e provenienti forse da azioni coordinate dal governo, per impedire alle giovani di studiare e di ribellarsi all’obbligatorietà del velo.
Se da una parte sembriamo sempre più progrediti nella tecnologia, dall’altra stiamo rischiando un tracollo dei diritti raggiunti con impegno e sofferenza.
Il biellese ha dato un contributo determinante per l’affermazione del peso sociale delle donne, basta pensare al “Patto della montagna” che nel 1944 rappresentò il primo accordo in Europa in cui si stabilì la parità retributiva tra uomo e donna.
Il destino delle donne oggi è ancora inaccettabile in buona parte del pianeta. I diritti vanno difesi da tutti perché si preservi la loro forza e perché, una volta ottenuti, non vengano erosi dal male dall’indifferenza, che rafforza solo chi preferisce farci regredire.
Vittorio Barazzotto