Siamo giunti a fine anno e, come amministrazione regionale, a metà mandato. È davvero tempo di bilanci, quindi. È davvero il momento di fermarci a riflettere su cosa ha significato questo 2016 per il Piemonte intero e per il Biellese nel suo particolare.
Non è sempre facile, da parte di un territorio, percepire il lavoro del Consiglio Regionale e dei suoi consiglieri di riferimento. Non lo è perché è un organo legiferante e non solo un ente finanziatore da utilizzare come bancomat all’occasione, un luogo in cui s’incontrano le esigenze dell’intera regione e in cui di queste bisogna farne una sintesi utile sì al particolare, ma anche e soprattutto al quadro d’insieme piemontese.
Non si tratta quindi di una distanza fisica, ma di un diverso concetto progettuale rispetto alle amministrazioni di territorio. I tentativi di comunicare ogni accadimento che possa in qualche modo riguardare la nostra provincia sono costanti, ma spesso sfugge il quadro d’insieme a cui abbiamo appena accennato.
Ci è sembrato quindi utile incontrarci per parlarne insieme. Trovare un momento in cui riordinare le idee sullo stato delle cose: ciò che è stato fatto e ciò che si potrebbe e potrà fare.
Detto con un piccolo gioco di parole: utilizziamo il presente per parlare del passato e costruirci il futuro.
È stato un anno di lavoro intenso. I ritmi di produzione di questo Consiglio sono stati elevati e, in tutta buona fede, di buona qualità sono stati i risultati raggiunti. Avendo iniziato la legislatura con un bilancio in dissesto, ora siamo tornati a parlare d’investimenti grazie a una programmazione attenta e accurata, oltre a qualche necessario sacrificio, fatto cercando di non farlo pesare sui cittadini.
Il rapporto tra il Biellese e l’ente Regione si è fatto via via più stretto, l’attenzione per il nostro territorio e per le nostre istanze è costante. A questo è servito il mio quotidiano collegamento con i sindaci biellesi, sempre in cerca di un appoggio e un aiuto concreto.
Siamo tornati a investire in sanità, e questo è un bene per noi che abbiamo a disposizione una delle strutture ospedaliere più competitive a livello regionale. Con le Case della Salute, siamo giunti al momento di realizzare quella assistenza primaria capillare sul territorio che ci eravamo immaginati con il piano sanitario regionale per alleggerire i Pronto Soccorso e gestire meglio le cronicità. Abbiamo, tra le varie azioni legislative, anche destinato nuove risorse alla rete per l’autismo.
Abbiamo seguito le pratiche di rendicontazione sul Pisu per le spese relative al rifacimento, a Biella, di Piazza Duomo e ora seguiamo da vicino la progettazione la futura assegnazione dei Fondi Strutturali Europei (FESR) per il periodo 2014/2020. Siamo riusciti a recuperare fondi extra per il Santuario di Oropa e a far destinare fondi espressamente dedicati al Parco della Burcina.
Ma non è finita qui. Il futuro ci attende e attende il nostro territorio.
Nei prossimi giorni pubblicheremo via via una sintesi dei lavori del Consiglio Regionale in questo 2016.
A questo link l’intervista andata in onda al TG BIELLA del 19 dicembre:
https://vimeo.com/196305554#t=7m38s