Laboratorio analisi, per i cittadini nessuna differenza. E intanto si tratta per conservare il servizio e aumentarlo con le analisi iper specialistiche

Per dare massima trasparenza alle informazioni e soprattutto per tranquillizzare i cittadini, assieme al sindaco di Biella Marco Cavicchioli sgombriamo il campo da incomprensibili e strumentali polemiche: l’ospedale di Biella è una risorsa. Dopo un anno dall’inaugurazione il bilancio dei risultati ottenuti è assolutamente positivo. E’ giusto che i cittadini sappiano che si sta lavorando al meglio per rendere il Degli Infermi un fiore all’occhiello della Regione. Di seguito il video della conferenza stampa che parla di questo:

Il video della conferenza stampa

Negli ultimi tre anni è sceso progressivamente il numero di chi ha scelto di spostarsi altrove per l’assistenza. Diminuisce la mobilità passiva: 537 casi in meno, circa il 9%, di cittadini che scelgono l’ospedale di Biella per curarsi. E’ non è un caso. Da maggio assunti 36 nuovi dirigenti medici di alto livello.
Nuove professionalità, ma anche innovazione, tecnologie e sinergie sempre più forti con il territorio, come avviene, per citare uno dei tanti esempi positivi, con il prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio.
Il laboratorio analisi? Ci batteremo per tenerlo, perchè dovranno convincerci con i conti e con i numeri che Novara sia meglio di Biella che dispone di spazi, personale e macchinari di altissimo livello. Ma intanto trasmettiamo un messaggio chiaro e rassicurante qualsiasi sia la scelta finale: per i pazienti non cambierà nulla, nè sul luogo nel quale dovranno effettuare i prelievi nè sui tempi delle risposte.

A seguito di un dilagare di cattiva informazione ed allarmismo, di seguito riporto il comunicato stampa dell’assessore Antonio Saitta, che sgombra il campo da qualsiasi strumentalizzazione della vicenda, perchè sulla salute dei cittadini non si può scherzare:

“Non esiste alcun allarme legato al depauperamento del nuovo ospedale di Biella e chi fa circolare voci infondate non solo procura un danno d’immagine ad una struttura d’avanguardia costata alle casse pubbliche enormi investimenti, ma soprattutto rischia seriamente di pregiudicarne lo sviluppo futuro, al quale invece stiamo lavorando con determinazione ed impegno”. L’assessore alla sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta interviene commentando con stupore e rammarico “il polverone sollevato in merito alla riorganizzazione, decisa con delibera della giunta regionale nel novembre 2015, del sistema dei laboratori analisi in tutti gli ospedali piemontesi. La riorganizzazione della rete dei laboratori di analisi è un’operazione di programmazione che troverà attuazione in un arco temporale medio lungo finalizzata a migliorare l’efficacia diagnostica, l’appropriatezza nei servizi e l’efficienza economica. Ci apprestiamo a fare anche in Piemonte quanto da anni è già stato fatto in altre Regioni, tra tutte Toscana ed Emilia Romagna, con rilevanti risparmi di gestione. L’accorpamento dei laboratori che attualmente in tutto il Piemonte sono 38 non significa in alcun modo cambiamento dei servizi per i cittadini: i centri di prelievo saranno tutti mantenuti nel numero e nella dislocazione attuale. Con il riordino della rete ospedaliera  abbiamo scelto di concentrare negli ospedali Hub con un DEA di II livello gli esami ad elevata automazione e le analisi complesse, quindi stiamo lavorando per un progetto d’insieme che veda nel prossimo futuro a Novara il riferimento hub, ma in sinergia con Biella di cui conosco bene le caratteristiche e le potenzialità. Peraltro, solo per il caso del quadrante di Novara, proprio nella delibera del novembre scorso avevo fatto precisare che terremo conto del problema degli spazi, a riprova della sensibilità della Regione Piemonte sulle attese legate all’utilizzo del nuovo ospedale di Biella, il cui dimensionamento sconta oggi scelte pregresse non certo lungimiranti”.

Continua Saitta: “Dico basta alle strumentalizzazioni politiche da qualunque parte arrivino: chi spaventa i cittadini con allarmismi infondati danneggia il territorio biellese. Voglio dire a chiare lettere che nessun dipendente dell’ospedale rischia  di perdere il proprio lavoro, che il laboratorio analisi non sta chiudendo e non chiuderà, nessun macchinario viene spostato; il gruppo di tecnici che sta operando con il coordinamento del prof. Giorgio Bellomo per stabilire il progetto da attuare ha un cronoprogramma di almeno 24 mesi per arrivare a definire le strade da intraprendere. A chi giova la polemica scaturita a Biella in questi giorni? E soprattutto su quali dati concreti si fonda?” 

Conclude l’assessore: “Mi appello alla classe politica, alle forze sociali ed economiche, alla popolazione biellese che vuole sostenere il futuro sviluppo del nuovo ospedale: piuttosto che credere a voci infondate e rincorrere polemiche dannose, ragioniamo insieme sulle eccellenze da valorizzare. È interesse della Regione Piemonte, e mia precisa volontà d’intesa con il presidente Chiamparino, sviluppare per l’ospedale di Biella una prospettiva concreta che valorizzi l’investimento dedicato alla struttura ospedaliera e  tenga conto delle professionalità che vi operano. Il futuro si costruisce insieme, con progetti e confronti, non alimentando paure e voci di tagli. Mi aspetto, ad esempio, che Biella e Novara non solo non si facciano la guerra, ma lavorino per mandarmi una proposta che veda il nuovo ospedale di Biella come centro di riferimento per le analisi rare e rarissime”.