
Sono stati quasi 300 i ragazzi biellesi che hanno partecipato al Giubileo dei Giovani appena concluso. Le nostre parrocchie hanno portato la loro testimonianza, quest’anno in particolare in nome di Pier Giorgio Frassati, a cui siamo molto legati e la cui reliquia è stata esposta nella basilica di Santa Maria sopra Minerva, a pochi passi dal Pantheon, fino al 4 agosto in previsione della sua canonizzazione prevista a settembre.
Intervistati, i ragazzi hanno parlato delle loro speranze e della forza che li unisce, li spinge a credere che si può vivere in un mondo più giusto, più rispettoso degli altri e del nostro pianeta.
Questo evento di risonanza mondiale ci insegna l’importanza di (ri)scoprire le nostre radici, la solidarietà e la fratellanza che ci rafforzano e creano un’identità, basata su valori universali così profondi da consentire ad ogni persona di riconoscersi, indipendentemente dal proprio credo religioso.
Molto spesso critichiamo la Chiesa, dimenticando che sono proprio le chiese l’ultimo baluardo della vita di comunità, quella che ti accoglie, ti protegge e ti insegna a vivere con gli altri.
L’Europa ha radici cristiane e difenderle non significa diventare intolleranti, ma salvaguardare la nostra storia, il nostro percorso e proiettarci un futuro più evoluto.
Che ci sia stato un pezzetto di Biella in questo grande evento, è un incoraggiamento a sperare e a crederci.
Vittorio Barazzotto