Cinque anni d’impegno

Cinque anni. Sono l’unità di misura dell’impegno civile e politico di una legislatura. Cinque anni da sindaco in passato e cinque anni passati da consigliere di maggioranza a rappresentare il Biellese in Regione.

Due esperienze difficili da mettere a confronto, di diversa natura, ma ugualmente entusiasmanti. La prima, sostenuta dai cittadini di Biella, a diretto contatto con l’amministrazione quotidiana di una città complessa, ma con una forte identità. La seconda, sostenuta dagli abitanti del territorio, alle prese con un organismo legislativo più lontano dalla quotidianità, ma più impegnato a vedere le cose “in prospettiva” per dare futuro al Piemonte.

In politica non c’è nulla di facile e immediato, come testimonia il fatto che a inizio legislatura ci siamo trovati a dover annaspare con un bilancio regionale che aveva accumulato debiti per oltre dieci miliardi di euro, oltre a essere soggetti a un piano di rientro forzato nel settore sanitario. In questi cinque anni quest’amministrazione si è fatta quindi carico di restituire oltre 1,2 miliardi. Il disavanzo finanziario regionale ammonta ora a un miliardo e 264 milioni di euro, mentre il disavanzo tecnico si attesta a 2,1 miliardi. Il Consiglio regionale ha approvato il piano che prevede il rientro dal disavanzo finanziario in 20 anni e dal disavanzo tecnico in 30 anni. E tutte queste operazioni sono state avviate garantendo i servizi pubblici e il pagamento dei creditori. Dal piano di rientro in sanità siamo riusciti a uscirne stringendo i denti, ma ora siamo tornati a investire e ad assumere personale fondamentale per garantire un servizio di qualità.

Dalla Prima commissione – bilancio ed enti locali tra le competenze – che mi onoro di aver presieduto, ho visto passare praticamente tutti i provvedimenti legislativi di questo Consiglio facendo esperienza di quanto sia complesso il governo di una regione. Così come ho avuto la possibilità di contribuire attivamente ai progetti di fusione dei comuni del nostro territorio, che da quella commissione passavano prima della votazione in aula.

Entusiasmo ed esperienza fanno, in estrema sintesi, la somma del mio bilancio di fine mandato che, al di là dell’aspetto legislativo dell’assemblea regionale, mi ha permesso di lavorare affinché il Biellese tutto non fosse più periferia dell’amministrazione piemontese, in passato fin troppo torinocentrica.

Da ex sindaco ho potuto ben comprendere e sostenere le istanze d’ogni sindaco che si è trovato a confrontarsi con pratiche arenate o contributi congelati da una burocrazia che si è andata via via semplificando, ma che resta sempre il maggior ostacolo alla quotidianità delle esigenze di ogni piccolo o grande centro. Ho potuto far mettere in agenda le problematiche e i finanziamenti dei nostri gioielli e delle nostre necessità: Oropa, la Burcina e il nuovo ospedale con l’elettrificazione della linea ferroviaria Biella-Santhià e il tratto autostradale pedemontano.

Insomma, cinque anni in cui lo spirito di servizio ha animato le mie migliori intenzioni e mi ha messo in condizioni di fare pace con le difficoltà della politica, dandole un senso compiuto. Di questo devo certo essere grato agli oltre tremila elettori che me l’hanno permesso e che spero, con la mia attività, d’aver ben ripagato della fiducia. Ora è il momento di dire grazie e di guardare avanti, per mettere a frutto questa esperienza e questo entusiasmo.