Nella seduta di oggi il Consiglio regionale ha deliberato all’unanimità dei votanti il “Rendiconto della gestione – Conto del Bilancio del Consiglio regionale anno 2015”, destinato ad essere parte integrante e sostanziale del Rendiconto della Regione Piemonte. Un rendiconto virtuoso.
La spesa corrente del 2015 è stata pari a 50,9 milioni, una totale frutto della sommatoria di varie voci: la cosiddetta spesa politica (indennità di carica e di missione dei consiglieri, vitalizi ex consiglieri, Difensore civico ecc…), ridotta del 36% rispetto al 2011; le spese di affitto locali e noleggio autovetture, ridotta del 62%; le spese per l’acquisto di beni e servizi, meno 34%; spese per il personale di ruolo e non, meno 31%; spese per consulenze e convegni, meno 19%.
Una conferma dell’andamento al risparmio dei costi dell’Assemblea legislativa. Un trend che dal 2011 ha portato il Consiglio regionale a costare 51,3 milioni di euro alla collettività rispetto ai 76 milioni di solo cinque anni fa.
Il documento è caratterizzato inoltre dall’applicazione per la prima volta degli schemi di bilancio e dei principi contabili stabiliti dal d.lgs 118/2011, con le modifiche introdotte dal d. lgs 126/2014, entrate in vigore dal 1° gennaio 2015. Scopo del nuovo regime contabile è quello di rendere i bilanci delle amministrazioni pubbliche omogenei, confrontabili e aggregabili.
Commenta il consigliere Vittorio Barazzotto: “Si tratta di una situazione che sottolinea un trend di diminuzione della spesa notevole, evidenziato anche nei bilanci dei gruppi consiliari ridotti al pagamento dello stipendio dei dipendenti”.