Oggi in Consiglio regionale si è discusso della casa di riposo di Borgo d’Ale nella quale per maltrattamenti sono stati arrestati recentemente medici, infermieri e operatori. Così è intervenuto in aula il consigliere Vittorio Barazzotto: “Diciotto arresti alla casa di riposo di Borgo d’Ale”, questo titolavano i giornali il 19 di febbraio. “Calci, pugni e sevizie agli anziani ricoverati”. E poi ancora: “una casa di riposo degli orrori”. Rileggendo quelle pagine oggi che si sta affrontando la questione anche in Consiglio regionale, e comparandole con i messaggi del sito internet dell’azienda che la gestiva, la Sereni Orizzonti, è evidente che ci si imbatte in valori sideralmente opposti. In rete si parla di “Assistenza qualificata alla terza età” e della volontà di promuovere il “benessere fisico e psichico per migliorare la qualità della vita dell’anziano”.
La Sereni Orizzonti gestisce altre case di riposo in Piemonte. E’ un colosso del settore e noi consiglieri della Regione Piemonte dobbiamo dare un senso alla nostra presenza in questa aula. Servono azioni di verifica preventive e successive. Se è vero quello che è successo, e su questo ho massima fiducia nel lavoro magistratura che dovrà stabilirlo, non è sufficiente che si comunichi che la Regione si costituirà parte civile nel processo. Probabilmente lo farei anch’io, ma non basta. E se alla Regione servono gli strumenti di carattere normativo per procedere, allora la Giunta se ne doti al più presto”.