Cave: concessione a Cavaglià di 5,5 milioni di metri cubi. Barazzotto: “Serve un controllo maggiore”

Presentata in aula da Vittorio Barazzotto l’interrogazione a risposta immediata sulle escavazioni in Valledora: «Servono risposte urgenti ed un tavolo di concertazione tra Regione, Provincia e comuni – chiede il consigliere – prendendo spunto dalle recenti concessioni rilasciate dalla Provincia, perchè 5,5 milioni di metri cubi di terra sono una cifra impressionante, per dare un’idea, sufficiente a riempire 6 volte il Colosseo, 12 volte il Duomo di Milano e 340 il Palazzo ducale di Venezia».

La risposta dell’assessore Giuseppina De Santis lascia ben sperare per il futuro, sebbene non rassicuri sul presente: «Con l’approvazione, a breve, della legge regionale 145 sul riordino delle funzioni amministrative attribuite alle province, in attuazione della legge Del Rio, la Regione tornerà a predisporre, seguendo i riferimenti all’articolo 7 “le linee di programmazione per la coltivazione dei giacimenti di cave e torbiere che sono vincolanti per la predisposizione dei piani provinciali di settore dell’attività estrattiva”». Ma precisa anche: «Non sarà possibile intervenire sul pregresso».

Commenta il consigliere Barazzotto: «La Regione in questo primo anno di legislatura ha svolto l’attività preparatoria di un piano che nelle legislature precedenti non si era concluso, tanto che ad oggi sia la pianificazione sia la programmazione sono interamente in capo alle Province. Il Consiglio regionale, con una proposta di legge sulla quale sta lavorando il collega ed amico Domenico Rossi​, sta pianificando le regole a venire, ma intanto il ritorno delle funzioni in capo alla Regione permetterà, fra qualche mese, ossia entro la fine dell’anno, che le successive concessioni siano valutate in modo diverso».