Treni, ora basta: se non ascoltati, con imprenditori e pendolari “blocchiamo” la stazione

Da un lato c’è il tavolo territoriale, finalmente coeso, formato da imprenditori, fondazione e politici che richiedono importanti migliorie sulla Biella-Santhià: elettrificazione della linea o treni bimodali, comunque investimenti di svariati milioni di euro che finalmente dovrebbero ridurre di parecchio la distanza di Biella con Torino e l’inserimento rapido del capoluogo in una tratta strategica come la Torino-Milano. Dall’altro ci sono ritardi enormi e percorrenze di ore, inaccettabili, per pochi chilometri, sulla Biella-Novara, causati da scarsa o assente manutenzione o dalla mancanza totale di interventi come sui passaggi a livello.

I No Tav si battono contro la ferrovia in Val Susa, il Biellese ora si batterà pacificamente invece per il sì. Una movimentazione per ottenere linee e treni moderni che aspettiamo sul nostro territorio con un ritardo di oltre quarant’anni.

Non ho dubbi sulla volontà della giunta Chiamparino di considerare il nostro appello, ne ho però molti sui margini di negoziazione della Regione con Rfi. Oggi però è in gioco la sopravvivenza del Biellese. Il 30 settembre il presidente Chiamparino riceverà politici, rappresentati istituzionali, industriali, Fondazione in un incontro plurale che abbiamo richiesto di comune accordo un paio di settimane fa. Sarà l’occasione per illustrare l’intero quadro della situazione al presidente. Senza risposte immediate, però, anche per non correre il rischio di vanificare iniziative unitarie come,  fra le altre, lo sviluppo cittadino pensato da 015 e recentemente presentato, non possiamo più attendere. Ed inizio ad essere allergico anche agli spot che decantano le ferrovie e l’alta velocità quando nel Biellese si rischia di impiegare due ore e mezza per raggiungere Novara.

Dopo l’incontro in Regione sarà necessario muoversi compatti. E per questo propongo una mobilitazione che porti ad un’occupazione simbolica e pacifica dei binari, portando in stazione a Novara e a Santhià, o dove sarà maggiormente efficace, gli imprenditori assieme ai pendolari e ai cittadini biellesi ormai vessati oltre ogni ragionevole sopportazione.